Una volta una bambina di una classe IV di una scuola della provincia di Pistoia, parlando dei
rifiuti organici, mi ha detto che dava tutto alla sua nonna. "I nonni, mangiano sempre gli avanzi, non buttano mai niente". (c'è sempre da imparare dai nonni!) "E poi, se non lo mangia, lo butta nel campo"!
La frazione organica si può considerare, in un certo senso, la parte riciclabile più importante di tutta la raccolta differenziata. L’organico, infatti, occupa una alta percentuale rispetto al totale, ed è quella che crea più problemi sia in discarica che nei trattamenti (cattivi odori, degradazione, ecc.).
Dalla frazione organica si ricava il
compost, un fertilizzante “naturale” che “fa miracoli”.
Il blog
Press-Compost illustra con video e articoli come fare il “compostaggio domestico”: il compost in casa, nei giardini o sui balconi.
Rifiuti organici
I rifiuti organici sono:
Avanzi di cibi crudi e cotti, lische di pesce, ossi, residui di pulizia delle verdure, gusci di crostacei, di frutta secca, d’uovo, pasta, sfarinati, terra, erba e foglie secche, rifiuti di giardinaggio (fiori e piantine recisi), residui di legno, stuzzicadenti, sughero, cenere, carbone, fiammiferi, fondi di caffé e di tè (non cialde), lettiere di cani e gatti (non sintetiche), carta unta, cassette di legno, fazzoletti sporchi, rafia, incensi.
Bisogna stare attenti a non gettare tra l’organico i rifiuti che impedirebbero il processo di trasformazione come: liquidi, metallo, vetro, porcellana e terracotta, carta, medicinali, garze e cerotti, assorbenti e pannolini.
In alcuni comuni è possibile raccogliere i rifiuti organici in comuni buste di plastica; dopo la raccolta, specifici macchinari provvederanno a tagliare le buste separando l’organico dalla plastica del contenitore. L’uso delle buste in Mater-Bi (biodegradabili ma poco resistenti), in quel caso, non è obbligatorio.