lunedì 5 settembre 2011

Anche in Italia il social network della spazzatura, per differenziare e riciclare

Ogni materiale od oggetto, già destinato a discariche o inceneritori, può offrire interessanti spunti creativi e essere reinventato. Un’attività, quella del riciclo, che sempre di più sta entrando nella vita di tutti i giorni degli italiani. Ma se diventasse anche un’opportunità di business? Una sfida colta al volo da Terra Cycle, il social network della ‘spazzatura’ che permette agli utenti di spedire gratuitamente i propri rifiuti per convertirli in oggetti di consumo. In arrivo anche in Italia, questa rete sociale americana invita gli appartenenti alla community ad organizzarsi in brigate per raccogliere e differenziare la spazzatura, da spedire a carico del destinatario, perché possa vivere una ‘seconda vita’.


Il fondatore dell'azienda del New Jersey che ha messo a punto questo sistema di raccolta differenziata della spazzatura via posta, già ribattezzato lo ‘Zuckerberg della mondezza’, ha raccontato in un'intervista a Wired Italia, il principio alla base del suo successo e le trattative per portare anche in Italia il suo social network.


Il sistema Terra Cycle, che ogni giorno riceve in media 10 mila scatoloni di spazzatura, si fonda su un'idea molto semplice: raccogliere rifiuti in giro per il mondo e trasformarli in oggetti utili, pratici e di uso comune. Per questo, aziende e persone comuni vengono invitate a creare online vere e proprie ‘brigate della spazzatura’ che raccolgano e separino i rifiuti secondo le indicazioni fornite da Terra Cycle, per poi spedirle via posta al destinatario che si occuperà del recupero e del riutilizzo.


Tra le tonnellate di spazzatura stoccata nei magazzini di Terra Cycle, Wired Italia ha scoperto anche quale seconda vita spetta ai rifiuti meticolosamente spediti dagli utenti di tutto il mondo, e ha stilato una classifica dei più curiosi, dalla confezione di m&m's che si trasforma in aquilone, ai computer che diventano vasi da giardino; i giornali si trasformano in matite, le buste di patatine in amplificatori per mp3, i dischi in vinile in orologi da tavola, fino alle catene di biciclette che si trasformano in cornici fotografiche e ai tubetti di dentifricio che diventano custodie per occhiali da sole. Terra Cycle, che in meno di tre anni ha già raccolto due miliardi di rifiuti singoli, potrebbe aprirsi al mercato italiano con un accordo in discussione con un'azienda italiana che produce caffè, e nel frattempo pensa già ad una sua linea di abbigliamento rigorosamente ricavata dalla spazzatura.

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