...an ecological mind "flushes out" new ideas.....
visitate questa pagina di facebook...molto interessante, divertente, appassionante...
EcologicalMind
lunedì 28 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
...Polistirolo?
Oggi ero in una prima elementare.
Comincio a parlare della Campana Multimateriale Blu: "allora bambini, in questo strano cassonetto a forma di campana ci mettiamo: contenitori e imballaggi di plastica, di vetro, di alluminio, di metallo, di tetrapak e di...?!....come si chiama quel materiale a pallini bianchi che se si sbriciola sembra neve....?!?"
Scatta il bambino dell'ultimo banco, alza il braccio, si distende sul banco, sorride, la sua voglia di rispondere è enorme.....
"Dimmi", dico io - "il COLESTEROLOOOOOOOO", risponde lui......
Cos'è il polistirolo
Comincio a parlare della Campana Multimateriale Blu: "allora bambini, in questo strano cassonetto a forma di campana ci mettiamo: contenitori e imballaggi di plastica, di vetro, di alluminio, di metallo, di tetrapak e di...?!....come si chiama quel materiale a pallini bianchi che se si sbriciola sembra neve....?!?"
Scatta il bambino dell'ultimo banco, alza il braccio, si distende sul banco, sorride, la sua voglia di rispondere è enorme.....
"Dimmi", dico io - "il COLESTEROLOOOOOOOO", risponde lui......
Cos'è il polistirolo
Informazioni generali
Il polistirolo, che qualcuno chiama polistirene o polisterolo, è quel materiale che, nella sua forma espansa (EPS), si presenta bianco, leggero, a palline più o meno grosse a seconda della densità di fabbricazione.
Per capirci: quando acquistate una nuova televisione, un computer, una macchina fotografica, il polistirolo è quel materiale bianco usato per proteggere il vostro nuovo acquisto dagli urti.
Ma il polistirolo non si presenta solo nella sua forma espansa (a palline): esiste anche "estruso" (XPS) o anche "cristallizzato".
Il polistirolo estruso è quello delle vaschette della carne del supermercato. Le palline sembrano fuse l'una nell'altra, e gli spazi tra pallina e pallina sono inferiori a quelli del polistirolo espanso.
Il polistirolo cristallizzato è quello ad esempio delle custodie dei CD o delle penne BIC: rigido e semitrasparente.
Negli imballaggi riconoscete il polistirolo perché è contrassegnato dalla sigla "PS" o dal numero “6”
Il polistirolo, che qualcuno chiama polistirene o polisterolo, è quel materiale che, nella sua forma espansa (EPS), si presenta bianco, leggero, a palline più o meno grosse a seconda della densità di fabbricazione.
Per capirci: quando acquistate una nuova televisione, un computer, una macchina fotografica, il polistirolo è quel materiale bianco usato per proteggere il vostro nuovo acquisto dagli urti.
Ma il polistirolo non si presenta solo nella sua forma espansa (a palline): esiste anche "estruso" (XPS) o anche "cristallizzato".
Il polistirolo estruso è quello delle vaschette della carne del supermercato. Le palline sembrano fuse l'una nell'altra, e gli spazi tra pallina e pallina sono inferiori a quelli del polistirolo espanso.
Il polistirolo cristallizzato è quello ad esempio delle custodie dei CD o delle penne BIC: rigido e semitrasparente.
Negli imballaggi riconoscete il polistirolo perché è contrassegnato dalla sigla "PS" o dal numero “6”
venerdì 18 marzo 2011
...la carta riciclata con cosa viene fatta?
Oggi ero in una bellissima scuola, piena di disegni e cartelloni super colorati. La classe era una seconda, i bambini attenti, curiosi e molto interessati. Ho cominciato a parlare della carta, della sua importanza di essere riciclata....: "con la carta che buttiamo via, ci possiamo fare altra carta.....così non abbattiamo??? con cosa viene fatta la carta?". a questa mia domanda un bambino si è disteso sul banco con la mano alzata, fremeva dalla voglia di rispondere....."dimmi, allora, con cosa viene fatta la carta? con la CELLU...."...e lui gridando: "CELLULITEEEEEEE". .....la mia lezione si è interrotta per almeno 5 minuti ;)
DALLA CELLULOSA ALLA CARTA:
In sintesi il processo di fabbricazione consiste in vari stadi che portano alla formazione della carta a partire dal legno. I principali stadi sono:
1. Preparazione delle fibre: spappolamento (pulping)
2. Sbiancamento (bleaching)
3. Formazione del foglio e pressatura
4. Trattamenti superficiali vari
5. Essiccamento.
Il legno è formato indicativamente da:
- Cellulosa (circa 45%)
- Emicellulosa (circa 30%)
- Lignina (circa 20%)
- Estraibili vari: terpeni, resine, acidi grassi (circa 5%).
Cellulosa ed emicellulosa costituiscono le fibre del legno, mentre la lignina è l'interfibra che le tiene unite. Agli albori dell'industria cartaria si creavano i fogli manualmente, poi furono sviluppate macchine per la produzione in continuo della carta. Inizialmente si trattava di fabbriche che utilizzavano il processo completo dal taglio degli alberi fino alla carta (in bobina). Oggi la maggior parte delle industrie utilizza come materia prima polpa di cellulosa prodotta altrove (ed eventualmente carta di riciclo).
Il materiale più comunemente usato è la polpa di legno o di cellulosa, solitamente legno tenero come per esempio l'abete o il pioppo, ma - a seconda degli usi - si possono utilizzare anche altre fibre come cotone, lino e canapa, oltre che, ovviamente, carta riciclata.
Per fare...la carta riciclata!
DALLA CELLULOSA ALLA CARTA:
In sintesi il processo di fabbricazione consiste in vari stadi che portano alla formazione della carta a partire dal legno. I principali stadi sono:
1. Preparazione delle fibre: spappolamento (pulping)
2. Sbiancamento (bleaching)
3. Formazione del foglio e pressatura
4. Trattamenti superficiali vari
5. Essiccamento.
Il legno è formato indicativamente da:
- Cellulosa (circa 45%)
- Emicellulosa (circa 30%)
- Lignina (circa 20%)
- Estraibili vari: terpeni, resine, acidi grassi (circa 5%).
Cellulosa ed emicellulosa costituiscono le fibre del legno, mentre la lignina è l'interfibra che le tiene unite. Agli albori dell'industria cartaria si creavano i fogli manualmente, poi furono sviluppate macchine per la produzione in continuo della carta. Inizialmente si trattava di fabbriche che utilizzavano il processo completo dal taglio degli alberi fino alla carta (in bobina). Oggi la maggior parte delle industrie utilizza come materia prima polpa di cellulosa prodotta altrove (ed eventualmente carta di riciclo).
Il materiale più comunemente usato è la polpa di legno o di cellulosa, solitamente legno tenero come per esempio l'abete o il pioppo, ma - a seconda degli usi - si possono utilizzare anche altre fibre come cotone, lino e canapa, oltre che, ovviamente, carta riciclata.
Per fare...la carta riciclata!
sabato 12 marzo 2011
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